nel lontano 1986 viene varato questa legge:
Art. 1.
1. È istituito il Ministero dell’ambiente.
2. È compito del Ministero assicurare, in un quadro organico, la promozione, la conservazione ed il recupero delle condizioni ambientali conformi agli interessi fondamentali della collettività ed alla qualità della vita, nonché la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale nazionale e la difesa delle risorse naturali dall’inquinamento.
Presso la giurisprudenza italiana, una definizione di ambiente è rintracciabile nella sentenza della Corte Costituzionale n. 210 del 22.10.1987 in cui questo è configurato come ‘un diritto fondamentale della persona ed interesse fondamentale della collettività’ che comprende, unitariamente, ‘la conservazione, la razionale gestione ed il miglioramento delle condizioni naturali (aria, acque, suolo e territorio in tutte le sue componenti).
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente APAT : Il risarcimento del danno ambientale
La crescita della sensibilità ambientale tra l‘opinione pubblica ha portato al centro dell‘attenzione la qualità della vita ed il benessere sociale. Malgrado ciò da parte degli amministratori responsabili il Lago di Varese viene ancora trattato come fogna e ricettacolo di acque reflue, di una parte notevole della popolazione .
Ancora nel 2020 vediamo attorno al lago tanti cartelli“ Divieto di Balneazione“ Gli enti resposabili cercano di cammuffare questo fatto e pubblicano dati falsi alla EEA ( European Environment Agency ). Non rispettano minimamente il diritto dei cittadini per un ambiente bello e sano. Basta fare un giro in barca per rendersi conto del numero notevole di fogne abusive.
Ogni tot di anni vengono spesi milioni di Euro dei contribuenti per la bonifica del Lago. La situazione non migliora anzi peggiora ultimamente. Ci sono tante promesse e pochi risultati. Per esempio, non vengono fatti videoispezioni alla reta fogniaria ( sono 1200 km e noi ci domandiamo come si può avere una verifica sulla funzionalità delle rete fogniaria senza videoispezione ) ma vengono spesi tra l’altro 185.000 Euro per l’affidabilità della navigazione elettrica.
Secondo la sentenza della Corte Costituzionale n. 210 del 22.10 1987 la tutela dell‘ambiente ed il miglioramento e la preservazione dei patrimoni naturali tipo acqua sono considerati e dichiarati come un dirittto fondamentale della colletività e delle singole persone.